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Palazzo di Marmo

Il Palazzo di Marmo in russo: Мраморный дворец ovvero Mramornyi Dvorets) fu uno dei primi palazzi neoclassici a San Pietroburgo, in Russia e si trova fra il Campo di Marte e la Lungoneva Dvorcovaja, leggermente ad est rispetto al Palazzo d'Inverno.

Il palazzo prende il suo nome dall'opulento sfoggio di marmi policromi nelle decorazioni: il granito finlandese del pavimento si oppone al lucido marmo rosa di Carelia delle paraste ed al marmo bianco degli Urali impiegato nei capitelli e nei festoni. I pannelli di marmo grigio venato blu venato degli Urali separano i pavimenti, mentre la dolomite di Tallinn è stata impiegata per le urne ornamentali. In tutto, 32 tipi diversi di marmo sono stati impiegati per decorare il palazzo.

La pianta dell'edificio è trapezoidale e ciascuna delle quattro facciate, benché rigorosamente simmetriche, hanno una composizione architettonica differente. Una delle facciate cela un cortile interno, dove tra il 1937 ed il 1992 fu esposta l'auto blindata impiegata da Lenin durante la Rivoluzione d'Ottobre, mentre oggi vi è posta una statua equestre di Alessandro III di Russia, il lavoro più famoso dello scultore Paolo Troubetzkoy, prima collocata trovava davanti alla stazione ferroviaria Moskovskij.

Fu costruito per il conte Grigorij Grigor'evič Orlov, favorito dell'imperatrice Caterina II di Russia, dal 1768 su disegni di Antonio Rinaldi, la cui fama era legata alle decorazioni degli interni della Reggia di Caserta: la combinazione di ornamentazioni sontuose con una rigorosa monumentalità classicizzante che egli applicò può essere fatta risalire agli anni in cui collaborò con Luigi Vanvitelli in Italia.

Fedot Shubin, Mikhail Kozlovsky, Stefano Torelli ed altri artisti russi e stranieri decorarono l'interno con marmi colorati, stucco ed intarsiati fino al 1785, anno in cui il conte Orlov perse il favore dell'imperatrice, che acquisì il palazzo per i suoi eredi. Tra il 1797 ed il 1798 fu affittato a Stanisław Poniatowski, l'ultimo re di Polonia ed in seguito passo al granduca Costantino e, morto senza eredi, all'omonimi nipote, il granduca Konstantin Nikolaevič ed alla sua discendenza. Questi nel 1843 decise di far ridecorare la struttura ed assumendo Alexander Brullov come architetto: vennero edificati una chiesa ed altri edifici contigui, mentre l'interno fu rinnovato in armonia con i gusti eclettici del nuovo proprietario. Soltanto la scala principale ed la "Sala di marmo" non furono toccati e ancora mantengono i raffinati lavori in stucco e gli elaborati intarsi marmorei dell'epoca del Rinaldi.

Durante l'epoca sovietica, il palazzo prima ospitò il Ministero del Lavoro (1917-19), poi l'Accademia di Cultura Materiale (1919-36) ed infine il Museo Lenin (1937-91). Attualmente l'edificio contiene è una filiale del Museo russo, di cui ospita alcune mostre permanenti, in particolare quelle di arte contemporanea tra cui "Artisti stranieri in Russia (diciottesimo e diciannovesimo secolo)".

Museo Ludwig

Il museo ospita una filiale del Museo Ludwig, intitolata "Peter Ludwig al Museo Russo", collezione costituita da tele di Andy Warhol ed altri artisti della Pop Art, appartenenti alla Fondazione Peter Ludwig.

 

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